Rock

Bon Scott: 38 anni fa moriva a Londra la rock star

Bon Scott, morto il 19 febbraio 1980,  rappresentava l’enciclopedia più completa del frontman rock esuberante, provocatorio, sguaiato, geniale e carismatico. Era l’eccesso dalle sembianze umane e se n’è andato come tanti personaggi del mondo del rock.

Il mistero che attornia la morte di ogni personaggio esorbitante

Quando muore un personaggio con le doti e le caratteristiche di Bon Scott, si crea sempre un piccolo mistero, anche nelle situazioni più chiare e indiscutibili, forse perché non riusciamo ad accettare una morte “accidentale” per qualcuno che riusciva a combinare parole in modo geniale, originale e riflessivo, tanto più se quel personaggio sembra stridere con l’aspetto profondo di un pensiero.

Il mistero ci aiuta a non cancellare del tutto la personalità di un artista come Bon Scott. In fin dei conti, ce l’aspettiamo quasi qualcosa che movimenta anche il momento più triste di una persona. Ufficialmente Bon è morto per abuso di alcolici, ma a non condividere questo pensiero sono  in molti, a partire da Jess Fink, un giornalista londinese che ha pubblicato “Bon: The Last Highway” in cui ripercorre gli ultimi anni di vita della rock star.

Silenzi e dubbi per 38 anni

Questa storia ha molti risvolti inquietanti e il libro li tratta tutti. Per questo motivo consiglio di leggerlo con sottofondo musicale degli AC/DC , comodamente seduti su una poltrona, al calduccio della vostra casa garantito da un climatizzatore alla cui manutenzione provvedono i tecnici di Assistenza condizionatori Roma e una bella birra o quello che si vuole. Intanto io vi do qualche accenno su quello che ha stimolato la curiosità di Fink, anzi, è proprio lui a darci qualche indizio.

“Molti dei giornali che hanno riferito la notizia della sua morte non riportavano nemmeno il suo nome, perché dopotutto non era importante: all’epoca (1980) non era considerato così rilevante come oggi, era solo un’altra rock star morta”.

La teoria di Jess Flink

Secondo il giornalista, proprio perché Bon non era ancora agli apici della conoscenza mondiale, ma era considerato una rock star come tante, le indagini sulla sua morte sono state frettolose, poco accurate, quasi inette, tanto che l’artista, in realtà, sarebbe morto per overdose di eroina, ma nessuno ha dato seguito alla cosa.

Poco prima di morire Bon aveva terminato il testo di una canzone e si racconta che chiamò Silver, la ragazza che frequentava quando andava in Inghilterra, per invitarla a festeggiare. Lo ritrovarono poche ore dopo in una Renault 5 a sud di Londra: morto!