Voglio essere sincera! La musica di Fryderyk Franciszek Chopin mi piace molto e non possiamo certo negare che è la figura che più rappresenta il Romanticismo, ma Gazebo non si riferiva certo a questo aspetto del compositore.
I like Chopin
Paul Mazzolini, in arte Gazebo, è nato a Beirut nel 1960, figlio di padre friulano e madre statunitense, ha incominciato a suonare la chitarra da bambino. Dopo aver testato vari generi musicali tra cui jazz e punk rock, si è affermato in Italia negli anni ottanta proprio con il filone Italia’s disco. Un pezzo che ci ricordiamo in tanti è sicuramente I like Chopin pubblicato nel 1983 con l’aiuto di Naggiar. Il brano restò in cima alle classifiche per diverse settimane, trasformandosi nel grande successo di Gazebo. Chissà perché ha scelto questo nome? È un nome strano per una persona. Se vedeva i capolavori fatti da Pergotenda Roma, come si sarebbe chiamato? Veranda? Pergolato? Comunque i gusti sono gusti e, a proposito di questo, torniamo a Chopin: “Imagine your face/In a sunshine reflection/A vision of blue skies/Forever distractions”, avrebbe potuto incontrare i gusti del compositore? Forse, visto il suo spirito romantico, sì. Sarebbe sicuramente curioso conoscere la musica con cui avrebbe accompagnato il brano.
La vita artistica di Gazebo
Nel 1984, dopo aver pubblicato il suo terzo album, senza ottenere grande successo (Telephone Mama) diede inizio alla sua carriera di produttore ed arrangiatore. Ottenne un gran successo con un brano scritto per Ryan Paris, Dolce Vita, col quale arrivò in cima alle classifiche di molti Paesi europei. Nel 2001 torna in voga con il suo cavallo di battaglia, I like Chopin, partecipando ad una gara musicale di brani famosi e arriva in finale. Nel 2006, grazie al singolo Tears for Galileo (questa volta uno scienziato al posto di un compositore) torna in cima alle classifiche e occupa il primo posto di Eurodance chart. Nel 2008 torna alla riscossa con The Syndrone che contiene Virtual Love che indica il grande ritorno del cantautore, mentre nel 2015 esordisce con l’album “Reset” che contiene “Wet Wings e “The secret”.
Dopo un periodo vissuto all’ombra di I like Chopin, Gazebo è riuscito a ritrovare il suo cammino e sembra che i risultati siano tutti a suo favore.