Se il buongiorno si vede dal mattino, la giornata che ci apprestiamo a trascorrere con i Math and Physics Club sarà di quelle radiose.
Sono in molti a vedere nel combo di Seattle la formazione in grado di risollevare le sorti dell’indie pop più romantico, prendendo il posto di quei Belle And Sebastian ormai salpati per lidi più ambiziosi e frequentati.
Le caratteristiche ci sono tutte, a patire da quella copertina monocolore che, dagli Smiths in poi ha rapprensentato il marchio di fabbrica di turbamenti adolescenziali messi in musica.
E visto che il nome degli Smiths e della band di Stuart Murdoch ce li siamo già spesi, è tempo di giocarci anche quello dei compagni di etichetta Lucksmiths, con cui i ragazzi del club hanno svariati punti in comune
Movie Ending Romance, ancor più del precedente Weekends Away, è l’istantanea di una band perfettamente in bilico fra l’anelito di una maturità ancora di là da raggiungere e una sicurezza nei propri mezzi che pemette loro di confrontarsi con i classici del passato.
In apertura, la title track è uno dei numeri consueti della band, giocata su ritmi spediti, l’ellegro rotolare del basso e armonie fresche come una passeggiata primaverile.
L’andatura rallenta sulla seconda White And Grey, che funge da antipasto prima di un finale coi fiocchi.
Graduation Day è forse la perla del disco, in virtù di una melodia che si appiccica alla memoria come carta moschicida e un cantante che si diverte a fare il verso al giovane Moz.
A chiudere il dischetto come meglio non si potrebbe ci pensa la cover di You’re So Good To Me dei Beach Boys, in una versione essenziale e maestosa, tutta giocata sul contrappunto fra cori e voce solista.
Come nel precedente ep colpisce l’accuratezza del dettaglio, i suoni aerei delle chitarre, la raffinatezza delle percussioni, lo stile, insomma, capace di trasformare una semplice melodia in una piccolo fuoco in grado di scaldare i cuori.
TRACKLIST
01. Movie Ending Romance
02. White And Grey
03. Graduation day
04. You’re So Good To Me