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Vinile: vecchio amore

I ’33 giri: l’emozione della puntina

Viviamo l’era digitale dove tutto magicamente funziona con un click o con un semplice sfiorare di dita; tutto immediato, istantaneo, perfetto. Ma parecchi anni fa nonostante la tecnologia si fosse evoluta ancora dovevamo adattarci a mezzi e strumenti che qualche pecca l’avevano. Come il giradischi ad esempio che non partiva da solo ma si doveva delicatamente appoggiare la testina tenuta da un braccino in plastica sul disco. Ecco di quel disco oggi vogliamo riparlare…il vinile…www.infissiinpvc.roma.it

La musica ai tempi del vinile

La musica negli anni  ’50, ’60, ’70 si ascoltava in radio oppure con i dischi; i vecchi dischi neri in vinile; allora erano anche abbastanza costosi e per comperare un ’33 giri con le canzoni più in voga bisognava mettere da parte la “paghetta” per parecchie settimane. Quanti ricordi con quei dischi neri e lucidi, si usava spesso scambiarli con gli amici, prestarli, o regalarli; si collezionavano e tra ragazzi si faceva a gara per chi ne possedeva di più.

Le feste con il giradischi

A quel tempo durante le feste doveva sempre esserci qualcuno che ” metteva” i dischi, mentre gli altri ballavano, si usava anche portarli alle feste i dischi, ogni invitato portava un disco o due, in questo modo si aveva musica per tutta la durata della festa. Oggi i dischi di vinile sono un cult; dopo essere caduti in disuso, oggi riconquistano la scena e affascinano i giovani ragazzi non avevano mai visto un disco di vinile; vecchi strumenti che tornano alle vette del successo, che risvegliano il desiderio delle cose semplici e materiali; il vinile è stato il mezzo di supporto primario per ascoltare la musica dal 1948 fino agli anni Ottanta, epoca nella quale fu soppiantato dalle musicassette; meno ingombranti forse ma non cosi tecnologicamente superiori come parevano essere; in seguito anche le musicassette caddero nel dimenticatoio per lasciare spazio ai CD…il resto è storia dei giorni nostri.