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Royalty Exchange: investire in royalty musicali

Negli ultimi anni il mercato della musica ha dovuto affrontare non pochi problemi legati alla digitalizzazione e all’avvento di internet che ha agevolato e reso più semplice la pirateria online.
Nonostante questo, il mercato musicale resta un promettente investimento. Ebbene sì, è possibile investire anche nella musica.
È possibile fare soldi con la musica anche da parte di chi non è musicista e questo è possibile grazie alla piattaforma Royalty Exchange. In questa piattaforma, infatti, la musica viene vista come un asset, piuttosto che un bene di consumo. Invece di acquistare il brano musicale o il gadget del musicista, si possono acquistare i diritti sui suoi dischi o addirittura le obbligazioni legate alle royalties dell’artista preso in considerazione.

A CHI SI RIVOLGE IL ROYALTY EXCHANGE?

Royalty Exchange è una piattaforma che si rivolge a tutti. Chiunque può investire nel mercato musicale. La Royalty Exchange controlla anche la piattaforma Royalty Flow.

COME FUNZIONA IL ROYALTY EXCHANGE?

Se si decide di investire nel mercato della musica con la piattaforma Royalty Flow, si avrà il diritto di incassare dividendi in base alle performance dei cataloghi di musica scelti.
Le royalties verranno pagate rispettando diversi criteri:

  • in base al numero di copie fisiche e digitali dell’artista o degli artisti scelti vendute;
  • in base al numero delle suonerie create con quei brani o ad altri usi che possono essere fatti delle canzoni (ad esempio i download di clip musicali);
  • in base alla frequenza con la quale i brani vengono trasmessi su Spotify o YouTube;
  • in base agli incassi derivanti dalle campagne pubblicitarie relative a servizi di streaming gratuiti;
  • in base al numero di volte in cui le canzoni sono sincronizzate a film, programmi e pubblicità.

Tutto questo è racchiuso e chiarito all’interno del Prospetto Ipo (Initial public offering). Ma quali sono le prospettive di guadagno?
Negli anni 2015-2016, le royalties guadagnate (quando investite in artisti di successo, come Eminem) hanno subito un forte incremento, arrivando a royalties dello streaming aumentate del 76%.

È POSSIBILE GUADAGNARE CON LA MUSICA?

Royalty Exchange ha dato vita a un vero e proprio marketplace che oggi permette di guadagnare con la musica. Tramite la sua area controllata, Royalty Flow, è possibile investire in royalties musicali, attraverso l’acquisto degli interessi dei grandi artisti o quelli derivanti dai diritti di proprietà dell’industria dei media, così da quotarli sul mercato.
Royalty Exchange permette anche, a chi possiede royalties con la musica, di guadagnare tramite la vendita dei propri ricavi futuri a un mercato di oltre 22 mila investitors. Gli stessi artisti, infatti, possono vendere diritti agli investitori, guadagnando essi stessi e permettendo agli investitori di guadagnare a loro volta. Queste vendite sono organizzate sotto forma di aste, in modo da garantire una forte concorrenza, insomma, vince chi offre di più. Altre info sul trading delle royalties su http://www.forexbrokeritalia.com/.
Questo permette quindi un ampio margine di guadagno, sia per l’artista che per l’investitore.
Rispondendo all’iniziale domanda, sì, oggi è possibile guadagnare investendo nel mercato della musica.

SOLO LE CELEBRITÀ POSSONO INVESTIRE?

L’idea base della piattaforma Royalty Exchange è poter offrire a chi non ha le possibilità di organizzare e pagare un tour, o la firma di un contratto con una buona casa discografica, l’opportunità di guadagnare in maniera alternativa con la musica. Allo stesso tempo però, chi avrà investito in quell’artista più o meno conosciuto, avrà la possibilità di ottenere una rendita a medio-lungo termine in base alla sua popolarità e ai suoi guadagni. Si tratta di una scommessa che l’investitore fa sull’artista sul quale ha puntato. In questo modo il mercato si allarga e non comprende più soltanto artisti di fama mondiale o investitori importanti. Chiunque può entrare in questo nuovo mercato.

I VANTAGGI DELLE ROYALTIES MUSICALI

Le royalties musicali rappresentano un nuovo asset in cui investire e con il quale guadagnare tramite la musica, sia per i grandi sia per i piccoli investitori, ma oltre questo stanno rivoluzionando il modo in cui il mercato musicale si finanza, dando vita a nuove figure.
Il Global Music Report ha stimato che, nel 2016, l’industria musicale ha fatturato circa 16 miliardi di dollari (di cui, più del 50%, circa 7 miliardi, derivante dal mercato digitale). Un mercato quindi in forte crescita e sul quale Royalty Exchange punta. Basandosi sulle previsioni di Goldman Sachs, nel 2030, i ricavi della musica in streaming saranno cresciuti di oltre l’800%. Alcuni reputano questa stima troppo ottimista, ma ciò non toglie che le previsioni del mercato della musica online siano generalmente positive.

È UN’OCCASIONE PER I MUSICISTI?

Oltre che rappresentare una nuova forma di guadagno per gli eventuali investitori, Royalty Exchange vuole creare nuove opportunità di crescita per gli artisti meno conosciuti. Se in passato, infatti, le uniche opportunità per un musicista di diventare famoso e guadagnare con la musica erano nelle mani delle case discografiche e degli editori, oggi non è più così. Nel mercato della musica che, fino a pochi anni fa, somigliava a un monopolio, oggi si inserisce una nuova forma di competizione che permette all’artista di scegliere il contratto più conveniente e all’investitore di scegliere l’artista più promettente, assicurandosi così un guadagno futuro.